Labioplastica: 7 diverse categorie di “forma” per le piccole labbra

Anche in Italia, come nei paesi anglosassoni le donne ricorrono sempre più spesso alla chirurgia plastica intima.

Negli ultimi anni si è registrato un aumento costante del numero di interventi con incrementi del 1,5 % circa ogni anno (3300 interventi nel 2014 sec. https://www.aicpe.org).
Spesso ormai i convegni di medicina e chirurgia estetica contemplano a questo capitolo delle sessioni dedicate ed incontri tra società scientifiche sia di Chirurghi Plastici (AICPE) che di Ginecologi (AIGEF).

Le motivazioni sono fondamentalmente due:
Funzionali ed Estetiche.

In ambito funzionale rientrano le malformazioni come asimmetrie delle piccole labbra o la loro ipertrofia, che oltre a causare disagio estetico sono responsabili di irritazioni o traumatismi accidentali durante il rapporto o semplicemente indossando indumenti attillati.

Di ordine estetico sono invece da considerarsi tutti quei casi in cui senza alcuna problematica funzionale, è l’aspetto esterno dei genitali (lontano dallo stereotipo comune) a causare disagio.

Ma come stabilire i canoni “ideali” a cui riferirsi per la chirurgia estetica intima femminile?
Sorprenderà forse che una risposta definitiva non esiste o semplicemente non è uguale per tutte.
Indicativamente esistono almeno 7 diverse categorie di “forma” per le piccole labbra.

1. Asimmetrica : nel caso le piccole labbra siano tra loro di diversa forma e dimensioni oppure che una delle due sia più protrudente dell’altra rispetto alle grandi labbra, sporgendo fuori ed in basso.

2. Grandi labbra Curve : in questo tipo di vulva, le grandi labbra si incurvano, esponendo le piccole frontalmente ed incontrandosi in basso, descrivendo una forma a ferro di cavallo rovesciato. Le piccole labbra qui non tendono a protrudere in basso rispetto alle grandi labbra .

3. Piccole labbra prominenti: questo è il tipo più comune di vulva. Qui, le piccole labbra sono più lunghe delle grandi labbra. A causa della differenza di lunghezza, le piccole labbra si estendono al di sotto delle grandi labbra in grado variabile da minimamente visibile a molto visibile.

4. Grandi labbra prominenti: in alcuni casi troviamo grandi labbra più prominenti delle piccole labbra in questo caso tendono a scivolare molto più in basso e possono essere sia piene e gonfie che sottili o leggermente più lasse.

5. Vulva piccola e chiusa : Questo è il tipo meno comune di vulva, ma il più tipicamente “desiderato”. Con questo tipo di vulva, le piccole labbra sono completamente contenute e nascoste all’interno delle grandi labbra. Le labbra esterne qui tendono ad essere più o meno piatte e poggiano contro l’osso pubico.

6. Vulva piccola ed aperta : la vulva è simile a quella descritta prima. La differenza principale, tuttavia, è che qui, le grandi labbra si trovano più distanti, dando l’impressione di essere “aperte” e la rima delle piccole labbra può essere visibile.

7. Piccole labbra visibili : descritto come un “bocciolo di fiore che sta per fiorire”, questa vulva esporrà tipicamente le piccole labbra attraverso l’intera lunghezza delle grandi labbra, che si troveranno lateralizzate.

Il riferimento estetico fornito dalla rete, con modelli spesso photoshoppati, tuttavia si inspira a concetti di proporzione, luminosità e turgore tissutale che si possono raggiungere con apposite procedure chirurgiche o trattamenti estetici meno invasivi.

Laser, lipofilling, chirurgia e medicina estetica, devono sempre però rispettare l’anatomia di partenza e non creare disturbi funzionali, per questo è di fondamentale importanza rivolgersi a chirurghi plastici o ginecologi con competenze adeguate che pratichino queste procedure, eventualmente coinvolgendo insieme le due categorie.